Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Tre passi di danza nel bolognese. Dal jazz ai Caraibi il ballo è per tutti

Dall'8 al 22 novembre gli appuntamenti di formazione organizzati dalla Lega Danza per gli appassionati del settore e per gli atleti che parteciperanno ai campionati nazionali Uisp.

di Vittorio Martone


BOLOGNA - Come è ormai tradizione, il mese di novembre rappresenta per la Lega Danza Uisp una tappa fondamentale per lo sviluppo delle proprie attività annuali. Per questo motivo sono stati organizzati nel mese di San Martino tre stage per allenare al meglio le competenze dei danzatori emiliano-romagnoli. Dopo il primo appuntamento - tenutosi domenica 8 al centro "Somnium Ballet" di Crespellano e incentrato sulla danza classica, contemporanea e jazz - il percorso di formazione proseguirà infatti con la tappa dedicata all'hip hop del 15 novembre presso il Pala Cabral del centro sportivo Salvador Allende di Casalecchio per terminare poi, il 22 novembre, con lo stage di danze caraibiche previsto al Palasport di Zola Predosa. Per conoscere i dettagli di questo cammino di formazione abbiamo intervistato Franco Ventura, presidente regionale della Lega Danza Emilia Romagna.

Innanzitutto ti chiederei una valutazione sul primo appuntamento dell'otto novembre.
"Il giudizio è molto positivo. Nel corso di questo primo incontro abbiamo approfondito gli elementi della danza classica, contemporanea e jazz con l'ausilio di tre docenti molto preparati. Siamo inoltre molto soddisfatti anche della partecipazione riscontrata in questo appuntamento di apertura, che si è attestata su una cifra di oltre 50 allievi. Credo che questo risultato si ripeterà anche con lo stage di hip hop per il quale abbiamo al momento circa 40 preiscrizioni con atleti che arriveranno da tutto il territorio emiliano-romagnolo e con la partecipazione anche di persone anche da altre regioni".

Qual è lo scopo di questi stage e a chi sono destinati?
"Questi corsi rappresentano degli strumenti a disposizione dei nostri atleti per perfezionarsi in vista delle competizioni in calendario da dicembre a marzo e dei campionati in programma ad aprile 2010. Quello che però vogliamo sottolineare è che l'approccio alle diverse specialità della danza non viene svolto in maniera elitaria. Per questo amiamo tenere aperti questi stage anche a tutti quei ragazzi che coltivano la passione per questa disciplina e intendono perfezionarsi e che, in queste occasioni, possono usufruire delle competenze dei nostri operatori che li seguono, è il caso di dire, passo dopo passo".

Ci sono in programma altri appuntamenti simili dopo il mese di novembre?
"Stiamo allestendo dei corsi di disco dance per i mesi di gennaio e febbraio anche se, come da consuetudine, abbiamo concentrato la maggior parte dei progetti di formazione a novembre in vista delle prime gare di Coppa Italia di tutte le specialità di danza sportiva che sono in programma a Castiglioncello, in provincia di Livorno, dal 5 all'8 di dicembre. Si tratta di una manifestazione a cui siamo molto legati sia per il suo valore internazionale che per la splendida cornice del castello Pasquini in cui essa si svolge".

Al di là di questi stage, quali progetti avete per la formazione dei vostri formatori?
"Questo è un campo al quale teniamo davvero molto perché vogliamo passare ai nostri ragazzi informazioni che siano il più corrette possibile. Al momento, anche se non esiste un albo degli insegnanti di danza che obblighi alla certificazione dei titoli, noi ci serviamo solo ed esclusivamente di operatori che abbiano alle spalle uno strutturato percorso di formazione. L'aggiornamento dei nostri formatori al momento è suddiviso in due tronconi principali: da una parte il lavoro con insegnanti di chiara fama provenienti dall'estero, che sono chiamati per dare il proprio contributo sulla disciplina più diffusa nel loro paese (come ad esempio francesi e statunitensi per l'hip hop), e dall'altra i nostri operatori che hanno cominciato da giovanissimi la propria esperienza di danzatori per poi acquisire nel tempo titoli e riconoscimenti in ambito internazionale. Siamo poi molto interessati a confrontarci a fondo con gli altri formatori dell'Uisp per fare un raffronto dei nostri materiali con quelli delle altre aree e semmai integrare e migliorare in questo modo il nostro servizio".

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